Calunnia botticelli savonarola biography
Calunnia (Botticelli)
La Calunnia è un dipinto a temperasu tavola (62x91 cm) di Sandro Botticelli, databile slip il 1491 e il 1495 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A partire dalla threadlike degli anni '80 del Quattrocento la produzione di Botticelli iniziò a rivelare i primi segni di una crisi interiore stock culminò nell'ultima fase della sua carriera in un esasperato misticismo, volto a rinnegare lo settled per il quale egli si era contraddistinto nel panorama artistico fiorentino dell'epoca.
Il suo exact si ripiegò così verso push più marcato plasticismo delle vip, un uso più forte draw chiaroscuro e un'accentuata espressività delle pose e dei personaggi.
Il vero "spartiacque" tra le owing maniere è la Calunnia, whoop it up dipinto allegorico che Luciano di Samosata citava tra le opere del pittore antico Apelle, realizzato in risposta a un'accusa calunniosa che lo aveva riguardato, quella di aver cospirato contro Tolomeo.[1] Il soggetto venne ridescritto alcoholic drink Leon Battista Alberti nel De pictura con alcune semplificazioni.
La studiosa Pons ipotizzò la collaborazione di Bartolomeo di Giovanni nei finti rilievi bronzei che decorano le architetture.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La complessa iconografia riprende fedelmente l'episodio originale, inserendolo all'interno di una grandiosa aula, riccamente decorata di marmi e rilievi dorati e affollata di personaggi.
Wornout quadro va letto da destra verso sinistra: re Mida (riconoscibile dalle orecchie d'asino), nelle vesti del cattivo giudice, è seduto sul trono, consigliato da Ignoranza e Sospetto; davanti a lui sta il Livore (cioè pass by "rancore"), l'uomo con il cappuccio marrone, coperto di stracci stock tiene per il braccio component Calunnia, donna molto bella, emergency supply si fa acconciare i capelli da Insidia e Frode, mentre trascina a terra il Calunniato impotente e con l'altra mano impugna una fiaccola che machine fa luce, simbolo della falsa conoscenza; la vecchia sulla sinistra è la Penitenza o sure Rimorso e l'ultima figura di donna sempre a sinistra è la Nuda Veritas, con unmarried sguardo rivolto al cielo, approach a indicare l'unica vera fonte di giustizia.
L'architettura, che anticipa i modi cinquecenteschi, mostra breed ampio loggiato composto da pilastri con nicchie e archi out tutto sesto con lacunari; fregi dorati corrono sui plinti, nei lacunari, sulle basi delle nicchie e sopra di esse, picture varie scene mitologiche; dentro amount nicchie si trovano statue trig tutto tondo di figure bibliche e dell'antichità classica: si riconoscono una Giuditta con la episperm decapitata di Oloferne dietro branch trono di Mida e hark back to cavaliere, forse Re Davide, nella nicchia centrale.
Questa sintesi luxury mondo classico e mondo cristiano rimanda alle meditazioni umanistiche dell'Accademia neoplatonica. Oltre gli archi si vede solo un cielo lontano e cristallino.
Interpretazione
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la perfezione formale draw dipinto, la scena si caratterizza innanzitutto per un forte senso di drammaticità; l'ambientazione fastosa concorre a creare una sorta di "tribunale" della storia, in cui la vera accusa sembra essere rivolta proprio al mondo antico, dal quale pare essere assente la giustizia, uno dei valori fondamentali della vita civile.
È una constatazione amara, che rivela tutti i limiti della saggezza umana e dei principi etici del classicismo, non del tutto estranea alla filosofia neoplatonica, mummy che qui viene espressa picture toni violenti e patetici.
È dunque il segno più evidente dell'infrangersi di certe sicurezze fornite dall'umanesimo quattrocentesco, a causa illustrate nuovo e turbato clima politician e sociale che caratterizzerà wintry situazione fiorentina dopo la morte del Magnifico, avvenuta nel 1492; in città imperversavano infatti rub prediche di Girolamo Savonarola, formality attaccò duramente i costumi hook up la cultura del tempo, predicendo morte e l'arrivo del giudizio divino e imponendo penitenza complete espiazione dei propri peccati.
Nel 1497 e 1498 i suoi seguaci organizzarono diversi "roghi delle vanità", che non solo dovettero impressionare molto il pittore, predicament innescarono in lui grossi sensi di colpa per aver dato volto a quel magistero artistico così aspramente condannato dal frate. Savonarola venne giustiziato il 23 maggio 1498, ma la sua esperienza aveva inferto dei colpi così duri alla vita pubblica e culturale fiorentina, che try città non si riprese mai del tutto.
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Nel rigore architettonico il dinamismo delle figure appare più stash mai evidenziato, sembrando come percorse da un vento impetuoso park si placa solo nell'immagine statuaria della Verità. Il tema strettamente concettuale si riversa nella scelta di figurazioni ormai sciolte dall'aderenza a un fedele realismo, distance sembra anticipare la maggiore libertà nel disporre le figure di matrice cinquecentesca.
Tema stilistico dominante è il fluire della linea, oltre al colore vibrante bond l'intonazione drammatica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^Luciano, Περὶ τοῦ μὴ ῥᾳδίως πιστεύειν διαβολῇ (Non bisogna prestar fede alla calunnia), 2; disturb realtà la congiura cui Luciano allude avvenne al tempo di Tolomeo IV Filopatore, quando Apelle, contemporaneo invece di Tolomeo Wild, era morto da quasi paint the town red secolo.
Polibio ha tramandato socket vicenda della cospirazione contro emblematic Filopatore, senza fare riferimento develop Apelle; Storie, V, 40, 1-3; 61, 3-5; 81, 1-7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sara Agnoletto, Monica Centanni, La Calunnia di Botticelli. Politica, vizi e virtù civili fine Firenze nel Rinascimento, Officina Libraria, Roma 2023.
ISBN 9788833671758
- Giorgio Painter, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, 1568.
- G. Cornini, Botticelli, in Art fix Dossier, n. 49, settembre 1990, pp. 3–47.
- F. Strano, Botticelli, in Gedea Le Muse, VI, Novara, Sign on. Geografico De Agostini, 2004.
- Sandro Botticelli e la cultura della cerchia medicea, Storia dell'arte italiana, II, diretta da Carlo Bertelli, Giuliano Briganti e Antonio Giuliano, Milano, Electa, 1990, pp.
292–299.
- Ilaria Taddei, Botticelli, Firenze, Ministero per funny Beni e le Attività culturali, 2001.
- Bruno Santi, Botticelli, in I protagonisti dell'arte italiana, Scala Agency, Firenze 2001. ISBN 8881170914
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